domenica 6 ottobre 2013

Prima cosa da imparare: leggere l'INCI

Abbiamo deciso di provare ad essere un pò più bio, di usare prodotti naturali e che facciano davvero bene, o mal che vada, che non sono dannosi per la nostra pelle e per l'ambiente (di cui di solito non ce ne frega niente).
Partendo da questa premessa la prima cosa che DOBBIAMO saper fare è leggere l'etichetta posteriore dei prodotti, quel rettangolino pieno di scrittine minuscole e dal significato oscuro.



Prima di iniziare voglio ricordare di non fidarsi MAI delle informazioni legate alla presenza di ingredienti naturali che i prodotti indicano sulle confezioni e veicolano tramite la pubblicità, MAI fidarsi delle confezioni verdi, dei motivi floreali, delle profumazioni erbose/ naturali, bisogna SEMPRE verificarne la veridicità sull'inci! - Guardate gli esempi finali e capirete cosa intendo -

Ricordo anche che la pelle è una barriera che sì ci protegge ma è un tessuto poroso e come una spugna assorbe tutto ciò con cui entra a contatto, per questo è importante conoscere la composizione dei prodotti che utilizziamo OGNI GIORNO così da impedire che la tossicità di alcuni ingredienti, seppure presenti in dosi minime ma applicati quotidianamente, causi irritazioni, sensibilizzazioni, dermatiti, psoriasi, allergie, comparsa di brufoli e punti neri, senza entrare poi in merito al presunto effetto cancerogeno di alcune delle sostanze di cui leggerete in seguito.

Infine essere in grado di leggere un'etichetta ci rende dei consumatori consapevoli e informati, in grado di orientare le scelte di mercato delle aziende che saranno più propense ad immettere sul mercato prodotti con ingredienti di qualità (vedi Nivea e Garnier che hanno lanciato la loro linea pure and natural piuttosto che bio active).



Detto questo iniziamo a leggere un'etichetta per capire la composizione-tipo dei prodotti cosmetici e detergenti in commercio.
Suggerimenti di carattere generale:

  • gli ingredienti sono riportati in ordine decrescente, per cui il primo, solitamente l'acqua, è quello in maggiore quantità; possiamo dire quindi che se un ingrediente dannoso è tra i primi meglio lasciare il prodotto sullo scaffale, se alla fine possiamo chiudere un occhio;dividiamo quindi l'inci in 3 parti in base alla percentuale di concentrazione degli ingredienti:
  1. acqua seguita da tensioattivi (nei detergenti), umettanti come la glicerina, gelificanti o emulsionanti (nelle creme)
  2. gli ingredienti attivi, che caratterizzano gli effetti cosmetici del prodotto (oli, burri, estratti,...)
  3. fragranze, coloranti, conservanti, presenti in quantità minime (se un ingrediente si trova dopo il parfum è molto probabile che quel prodotto ne contenga una sola goccia - mi è capitato di vedere degli attivi dopo il profumo! -)
  • se le sostanze sono indicate in latino significa che sono pure e non hanno subito modificazioni chimiche, un esempio è quello degli oli vegetali che vengono indicati con il nome botanico (Cocus Nucifera Oil, Prunus Dulcis Oil,...); se sono riportate in inglese o dei codici numerici significa che sono frutto di una sintesi chimica
  • preferire i tensioattivi la cui dicitura è seguita da cifre pari poichè più naturali. In natura infatti le sostanze sono caratterizzate da gruppi pari di atomi di carbonio, le trasformazioni di laboratorio attaccano alla molecola originale una parte di origine petrolchimica.
  • in generale più un inci è breve meglio è



Vediamo ora quali sono le sostanze che è preferibile evitare:

  • PETROLATI: si trovano davvero dappertutto persino nei prodotti per bambini, se volete paraffina pura comprate l'olio Johnson. Secondo me acquistare un prodotto che contiene paraffina, anche una sola goccia, è assurdo. Perchè spalmarsi addosso un prodotto della raffinazione del petrolio!? Viene utilizzato in virtù delle sue proprietà "idratanti", questo si deposita sulla pelle come una sorta di pellicola che trattiene l'acqua ma ne impedisce la traspirazione causando come dei ristagni d'acqua che facilitano la proliferazione batterica e quindi l'insorgenza di dermatiti, brufoli,...E' largamente utilizzata perchè economica, non si deteriora, è inodore, si emulsiona bene con l'acqua. Per fortuna è facilmente riconoscibile e si trova con le seguenti diciture: Petrolatum, Paraffinum Liquidum, Mineral Oil, Cera Microcristallina, Vasellina.

  • TENSIOATTIVI: si trovano in tutti i detergenti, saponi liquidi, shampoo, struccanti,.... Sono fondamentali in quanto diminuiscono l'adesione delle particelle di sporco e grasso permettendo all'acqua di asportarle. Alcuni però sono particolarmente aggressivi tanto da rimuovere insieme allo sporco anche parte del sebo che naturalmente protegge la nostra cute, se la pelle ne viene privata ne produrrà di più e più in fretta causando pelle grassa o a livello del cuoio capelluto forfora, saranno favorite le infezioni e quindi comparsa di brufoli o dermatiti....I due tensioattivi che è preferibile evitare sono purtroppo i più diffusi e noti come SLS e SLES ovvero sodium lauryl sulfate e sodium laureth sulfate, in generale sono nocivi tutti quelli che terminano in -th. Quelli da preferire sono i tensioattivi che finiscono in -yl, come Sodium Cocoyl Sulfate, Sodium Lauryl Sarcosinate o seguiti da numeri pari, come Sodium C12- C16 Sulfate.

  • SILICONI: si trovano ovunque, creme viso/corpo/capelli, shampoo, balsami, make-up,...donano una sensazione di scorrevolezza, levigatezza, rendendo pelle e capelli lisci, setosi, brillanti ma si tratta di un mero effetto cosmetico in quanto creano una pellicola che impedisce la traspirazione favorendo secchezza di cute e capelli. Facilmente riconoscibili perchè finiscono tutti in -one, -thicone, -siloxane (come il dimethicone, ciclopentaxilossano, cyclomethicone, amodimethicone)

  • PARABENI: sono dei conservanti di sintesi, purtroppo l'acqua nei cosmetici favorisce l'insorgenza di batteri e per garantire una durata di 30 mesi (durata tipo di un cosmetico) a prodotti che verranno stoccati per lunghi periodi in condizioni variabili è indispensabile l'uso di conservanti potenti e i parabeni sono economici ed efficaci ma penetrano a fondo nella cute e secondo alcuni studi sono potenzialmente cancerogeni (in Francia sono vietati proprio per questo motivo). Anche questi facilmente individuabili dalla desinenza -paraben (methylparaben,  ethylparaben,  propylparaben,  isobutylparaben,  butylparaben, benzylparaben)

  • ALTRI DERIVATI DEL PETROLIO: sono tanti ma i più frequenti sono DEA, MEA, TEA, PEG, EDTA, tutte sostanze allergizzanti e irritanti ma anche altamente inquinanti.

Per finire solo qualche esempio fuorviante:

un qualunque shampoo Herbal Essence (bene o male la composizione è la stessa per tutti)

L'olio più famoso che si spalma sul culetto dei neonati


Grandissima attenzione da prestare ai burrocacao! La stragrande maggioranza è a base di paraffina, i Labello in primis. E questo, ha un packaging bellissimo, così esotico, colorato, con olio di avocado e papaya, probabilmente anche un profumo buonissimo che ce lo farà acquistare ma alla fine cosa ci siamo spalmate? 




Ci sarebbero migliaia di esempi di questo genere da riportare ma con l'esperienza e la pratica non vi farete sfuggire più nulla!

Quindi ora niente panico, controllate i prodotti che usate abitualmente, finiteli o se sono proprio brutti trovategli un uso alternativo (non si butta via niente!) oppure alternateli con prodotti che non contengano tutte queste schifezzine finchè finiscono e prestate attenzione ai prossimi acquisti.

Sono curiosa di sapere quanti prodotti salvabili avete, fatemelo sapere se vi va :)



8 commenti:

  1. Molto bello il tuo post, non troppo lungo ma riporta tutto quel che c'è da sapere!
    Lo hai fatto anche meglio del mio ;) alla prossima!

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    1. grazie mille! comunque l'importante è diffondere le informazioni poi ognuno è libero di acquistare e usare tutti i prodotti che vuole ma per lo meno lo fa con coscienza. mi fa piacere che ti siano piaciuti alcuni post, torna pure quando vuoi e iscriviti se ti va :)

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  2. Grazie per le utilissime informazioni che ci hai dato. Sono una nuova follower e vengo dal Linky party di Calendula e camomilla.
    Se ti va passa da me, ti aspetto!
    Ciao a presto
    Sara
    www.sadioni.blogspot.com

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  3. Bellissimo articolo. Veramente completo

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Ciao articolo molto bello. Ne ho letto tanti ma questo è molto chiaro e completo

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  6. Utilissimo questo post, credo che se vado a leggere i prodotti che uso quotidianamente e non solo io, penso che ne dovrei buttare parecchi di prodotti. La cosa che mi lascia sempre sconcertata è che sostanze dannose, tipo la paraffina sia contenuta nei prodotti per i bambini, il famoso olio johnson's come hai citato tu e penso tanti altri. Quanti centri estetici utilizzano queste sostanze che fanno credere siano un toccasana....mentre sono tutto il contrario. Quante allergie cutanee che spuntano fuori oggi anche in tarda età senza sapere il motivo, Che dire grazie per questo post e approfitto per farti gli auguri per un buon anno nuovo.
    Auguri auguri un bacione.
    Annarita

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    1. Auguri anche a te Annarita! Purtroppo sì, i prodotti per neonati e bambini sono i peggiori e io stessa ho iniziato ad informarmi sulle sostanze presenti nei prodotti che usavo solo dopo aver avuto una dermatite. Comunque finisci tranquillamente i prodotti che hai e una volta finiti sostituiscili con qualcosa di naturale.

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